Sforzo e adv

Ecco un esempio di comunicazione ex-media. Hai fatto lo sforzo di leggere il copy sulla nostra ultima campagna pubblicata sulle riviste e non ci sei riuscito. Ti aiutiamo qui perché crediamo che il passaggio da un media on-paper ad un media on-line sia il raggiungimento dell’obiettivo di aderire a sistemi di comunicazione evoluti, progettati e di successo. Ecco il testo che non sei riuscito a leggere.

“Il fatto che tu stia provando a fare lo sforzo di leggere quello che c’è scritto qui, è segno che un primo obiettivo lo abbiamo raggiunto: suscitare la tua curiosità. Il fatto che tu stia continuando a leggere, è il segno che la curiosità ti porta a capire cosa ti stiamo dicendo, e questo è un altro successo. Ma farti capire cosa cerchiamo di dirti è il compito vero della comunicazione. Guai a lasciar capire messaggi diversi ad ogni ascoltatore, quella è roba da arte, la lasciamo agli artisti. Lo sforzo che stai facendo nel leggere è lo stesso che noi facciamo ogni giorno nel cercare di capire cosa uno dei nostri clienti vuole dire ai suoi stessi clienti. C’è una differenza però. Noi ti stiamo parlando con parole chiare, scritte piccole, ma pur sempre chiare in un linguaggio comprensibile e dettagliato. Un cliente invece ci parla con concetti espressi in un linguaggio soggettivo, costruito al momento e soprattutto non universale. “Mi piace”, “non mi piace”, “ho visto che è fatto così”, “mi hanno detto che è meglio questo”, “è di tendenza”. Ecco la chiarezza con la quale abbiamo a che fare. Sbagliata? No, serve solo la perfezione della nostra professione: trasformare questi segnali in concetti chiari, in un linguaggio comprensibile dal target, in cui segni, parole, modi diventano essenziali per trasformare un obiettivo in una operazione compresa da tutti. Sì, perché nella comunicazione brand nessuna operazione vale se è compresa solo da pochi.
Ecco, questo è lo sforzo che facciamo ogni giorno. Dieci anni trascorsi a cercare di capire, poi capire, tradurre e far capire. Per questo ti facciamo fare uno sforzo, per dirti che il linguaggio di un brand è difficile da creare ma, soprattutto, è difficile da far capire. Ma dieci anni sono tanti, e oggi riusciamo a comunicare provocando in ognuno la voglia di riferire ad altri. I linguaggi si evolvono ma siamo certi che comunicazione visiva, virale, digitale, new, green, policy, corporate sono nulla senza l’aspetto fondamentale: generare un testimonial in ogni persona che rappresenta il target.
Bene, ti sei sforzato abbastanza, e come vedi sulla comunicazione cartacea non c’è zoom che tenga, o ti sforzi o usi un altro media. Questa è comunicazione. Integrata.”