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Design: comunicazione, strategia e mercato.

SignDesign presenta il proprio progetto dedicato alle pubbliche relazioni con architetti e designer.
Uno studio di 2 anni dedicato a costruire la soluzione che oggi si rivela come la migliore chiave di confronto tra aziende e progettisti.

LO SCENARIO È CAMBIATO

Una volta erano gli anni ’80 in cui la più evoluta forma di comunicazione era la pubblicità: parlare direttamente con il consumatore finale e invogliarlo a tal punto da indurlo all’acquisto. Portafogli generosi e voglia di aderire ad uno stile di vita sempre più teso al benessere erano gli aspetti che hanno reso possibile la costruzione di un mercato di successo. Poi i decenni successivi fino ad oggi.
Il mercato è completamente cambiato e il profilo del consumatore è del tutto rivoluzionato. Di pubblicità si sente parlare sempre meno e la presenza sui pubbliredazionali di blasonate testate è governato da azioni editoriali che chiedono alti budget alle aziende.

IL CONSUMATORE E LE SUE CERTEZZE

Chi è cambiato è soprattutto il consumatore. Non prende più per buono tutto, vuole verificare e disporre di una mediazione autorevole, con l’azienda o il rivenditore, che lo supporti nell’acquisto. Nel design tutto è amplificato e verificare che gli acquisti corrispondano alle promesse dei brand è la condizione necessaria per consentire l’interesse reale all’acquisto.
Non basta più un preparato rivenditore o un direttore marketing di stampo innovativo. Il consumatore cerca una persona di fiducia, rispettata a tal punto da poterle affidare l’interpretazione della propria necessità, che sia domestica o professionale. Nel design le figure di riferimento sono architetti e designer.

I GRANDI PROGETTI DI ARCHITETTURA

Se i progetti sono molto ambizioni come hotel, grandi strutture, centri residenziali, opere diffuse, la figura dell’architetto acquista maggiore rilevanza, diventando il fulcro di costanti informazioni che vengono fornite agli imprenditori. Qui il ruolo di consulente che suggerisce soluzioni e prodotti diventa davvero imponente ed è evidente che il primo contatto del committente sia con l’architetto, non con le aziende.

GLI ARCHITETTI, INFLUENCER VERI

È così che l’architetto, o il designer, viene riconosciuto dal mercato come vero influencer, capace di trovare soluzioni efficaci ai propri progetti. Solo confidando in una figura così il valore di marca può essere valorizzato dopo che, nei decenni passati, è stato sottoposto allo stress procurato dal messaggio della pubblicità resistendo alle operazioni dei media che davano spazio a questo o a quel prodotto solo a seconda della forza della pianificazione concordata. Ora il valore vero del brand paga il conto. Per quanto tempo ancora saranno sostenibili spot e sponsorizzazioni da prima serata, quarte di copertina o pubbliredazionali se non a fronte di budget sempre più alti?

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A CHE SERVE COMUNICARE CON GLI ARCHITETTI

Comunicare con gli architetti è sempre servito per far conoscere soluzioni e prodotti. Ma bisogna ammettere che venditori, rappresentanti, testimonial ed evangelist non sono più le figure riconosciute. Il messaggio non può passare solo attraverso aspetti economici, trattamenti riservati e consegne preferenziali.  E non basta l’incontro tradizionale con la direzione marketing o la consueta visita in azienda per costruire un rapporto che si riferisca al mercato attuale.
Anche qui ritorna il concetto di valore di marca: se un architetto conosce questo aspetto, riceve la garanzia di ottenere soluzioni adeguate da quella marca. Come fare per comunicare questi dati ai progettisti? Bisogna strutturare progetti di comunicazione ad hoc e mirati a coinvolgere il loro ruolo.
Un’architetto – ed in genere un professionista – è più disponibile all’ascolto delle sue marche di riferimento, tanto più se da esse riceve qualcosa.

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SIGNDESIGN, UNA MEDIAZIONE

Sembra un gioco, ma esattamente come un cliente cerca una mediazione con un’azienda incaricando un architetto, così esso farà parlando con le marche. L’obiettivo di avere un network di riferimento impone di non esporsi mai con nessuno se non negli atti esecutivi. È per questo che ogni professionista vede l’intermediario come la figura che stringe rapporti, senza impegno, con la maggior parte delle realtà che lo interessano in termini di fornitori.
SignDesign ha costruito il suo ruolo portando architetti alle aziende e aziende agli architetti, per naturale evoluzione delle competenze sulla comunicazione strategica e creativa. Li ha studiati, contattati e comunicati per capire le reali possibilità di connessione. SignDesign parla il loro linguaggio e gestisce una comunicazione adeguata e coerente al rapporto che i progettisti vogliono instaurare con le aziende.

L’INIZIO DEL PROGETTO

SignDesign ha fatto un percorso ben preciso: è partito da un proprio progetto editoriale per costruire una cassaforte di contatti che sapeva essere preziosi già da tempo. Ha contattato, recensito e promosso un gran numero di studi di architettura e di design con il fine di costruire con loro una relazione che portasse a conoscere i loro progetti, le aspettative, il loro contributo al mercato, il linguaggio con il quale confrontarsi.

IL PROGETTO SIGNDESIGN

Il progetto non esiste, esistono piuttosto tanti progetti.

  1. SignDesign entra in azienda, condivide tutte le informazioni necessarie, cerca di capire obiettivi di posizionamento, reputazione, marketing e strategia commerciale.
  2. Stabilisce il messaggio dell’intero piano di comunicazione insieme all’azienda.
  3. Cerca l’idea e ne costruisce i profili.
  4. Dal messaggio passa al layout del progetto che vede sempre la definizione di un ruolo nel progetto sia del brand sia degli architetti e designer.
  5. Ne parla con l’azienda, affina, ottimizza e pianifica le azioni.
  6. Agisce.

SIGNDESIGN A CHI RIESCE A PARLARE?

Architetti e designer. SignDesign li conosce, li sa valutare, li distingue per tipologia di progetto, realizzazioni, focus di interesse, possibilità reali. Residenziali, grandi opere, retail, interior e così via. Non tutti i contatti sono adatti a tutte le aziende proprio perché ogni brand ha plus differenti.
Fanno parte del network SignDesign quasi 2.000 studi accuratamente selezionati e diffusi sul territorio nazionale e oltre 4.000 singoli professionisti.

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CHI CI HA GIÀ DATO FIDUCIA?

Quest’area è attiva in SignDesign da 4 anni e le case-history di progetti è significativa. Ecco gli ultimi 3 casi.

  • Geberit Italia: da 3 anni l’agenzia realizza il progetto DraftBook da essa ideato che culmina ogni anno con l’appuntamento al Salone di Milano in un evento dedicato. Un piano di comunicazione pensato per far conoscere ai progettisti le soluzioni del brand espandendo le azioni già attuate tra attività strategiche, creative e cross-mediali.
  • Boffi: 2 anni di progetto con la partnership di Gaggenau per comunicare ai progettisti la joint-venture tra i due brand direttamente sul campo, tra cucine e tecnologia.
  • B&B Italia: è in corso di ideazione e di pianificazione un progetto che vede SignDesign sulla scena insieme ad un noto gruppo editoriale per posizionamento e comunicazione verso architetti e interior designer.

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Posted: 1 ottobre 2014

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